sabato 12 maggio 2012

GIOVANI DENTRO BY HERMIONEGINNY

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13 di JAY ASHER

 Tornando da scuola Clay trova un pacco senza mittente sulla veranda. Incuriosito, lo apre e scopre sette cassette, numerate dall'1 al 13 con lo smalto blu. Chi ascolta ancora le cassette, al giorno d'oggi? Con uno stereo impolverato Clay ascolta la voce di Hannah. Il problema è che Hanna si è suicidata due settimane prima. E Clay scopre che Hannah ha inciso tredici lati per tredici storie, per tredici persone. Persone in qualche modo colpevoli di aver fatto troppo o troppo poco, di averla spinta al suicidio. Si parte con Justin, il ragazzo a cui ha dato il primo bacio, tanto sognato. Ma dopo qualche tempo Justin mette in giro la voce che non si sono limitati ai baci. E un pettegolezzo come questo, a quattordici anni, distrugge la vita. Perché da quel momento Hannah risulta essere quella facile, alla quale si può toccare il sedere per gioco, con la quale litigare perché un ragazzo ti ha messo dalla parte sbagliata della lista. Una ragazza da usare come autista. Clay vaga per la città, ascoltando la vita segreta di Hannah, ricordando la sera della festa, quell'unica sera in cui hanno parlato veramente e si sono baciati, quando lui era pronto ad ascoltarla, mentre lei stava già abbandonando la vita...

Una storia sconvolgente. Già dall'inizio sappiamo quale sarà l'epilogo. Da un bacio tanto sognato all'Effetto Valanga. Che travolge non solo Hannah, ma anche Clay, che ci aveva creduto e con cui dividiamo gli occhi lucidi. Perché il mondo di Hannah non è solo il suo, è quello di chiunque abbia incontrato un bullo che gli ha avvelenato la vita, un cosiddetto amico che l'ha solo usato. Poi diventa difficile fidarsi degli altri, quando sei sempre stato ferito. Le parole hanno un peso, un valore, un significato, si possono usare per amare, consolare e divertire, ma anche per ferire, distruggere, illudere. Ecco, io questo libro lo farei leggere a scuola, perché tutti dovrebbero provare a immedesimarsi negli altri. Forse non sarebbero così crudeli. E la fine, che secondo me solo Clay ha ascoltato... quel grazie sussurrato. Grazie di avermi ascoltata, di aver camminato nelle mie scarpe, di aver capito.

Dalle parole dell'autore:
*Spero per voi che siate pronti,perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio,come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette,è perché voi siete una della ragioni...
* Non si può mai sapere con certezza che tipo d'impatto ognuno di noi può avere sugli altri. Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste eccome.
* È difficile restare delusi quando ti succede esattamente quello che ti eri immaginata.
* Visto tutto quello che stava succedendo nella mia vita – nella mia testa – avevo davvero voglia di parlare con te. Parlare seriamente. Almeno per una volta. Cosa che non riuscivamo mai a fare a scuola. Né al lavoro. Avere l'occasione di chiederti: chi sei?
Non riuscivamo mai a farlo perché io avevo paura. Paura di non avere chance con te.
Lo pensavo davvero. E in fondo mi andava bene così.
Cosa sarebbe successo se avessi imparato a conoscerti e ti fossi rivelata l'Hannah di cui tutti sparlavano? Se fossi stata diversa da come speravo?
Era la cosa che mi avrebbe fatto soffrire di più in assoluto.
* Se una canzone ti fa piangere e tu non hai voglia di piangere, puoi smettere di ascoltarla. Ma non puoi sfuggire da te stesso. Non puoi decidere di smettere di vederti. O di spegnere il rumore che hai in testa.

* Incrocio il tuo sguardo
ma tu non mi vedi
a malapena rispondi
se mormoro
Come stai
Due amici del cuore
due anime gemelle
Forse non siamo
Forse non lo saremo mai
Madre mia
mi hai portato in te
Ora non vedi altro
che ciò che indosso qui
La gente ti chiede
come sto
Tu sorridi e annuisci
fai che non finisca
così
Mettimi
sotto il cielo di Dio e
conoscimi
non mi guardare solo con gli occhi
Strappa
questa maschera di carne e di parola
e vedimi
per la mia anima
sola

* L'autoreverse gira automaticamente la cassetta. Senza la sua voce, il debole ronzio che ha accompagnato per tutto questo tempo le sue parole sembra più forte. Per sette cassette e tredici storie, la voce di Hannah è risultata lievemente ovattata a causa di questo continuo fruscio. Mi lascio avvolgere dal rumore di sottofondo, mentre resto aggrappato alle sbarre, con gli occhi chiusi. I raggi di luna scompaiono. Scompaiono anche le cime ondeggianti degli alberi. La brezza che mi accarezza la pelle, il dolore che va diminuendo nelle dita, il fruscio del nastro che si avvolge, mi fanno ripensare a tutto quello che ho scoperto in questa giornata. Il mio respiro si fa più lento. La tensione nei muscoli inizia a sciogliersi. D'improvviso, un clic nelle cuffie. Un lento sospiro. Apro gli occhi sotto i luminosi raggi della luna. E Hannah, con affetto:
Grazie.

Internet:
Il sito del libro: http://www.thirteenreasonswhy.com/ (ci sono anche la mappa della città e le cassette con la voce di Hannah)
Uno dei tanti booktrailer: http://youtu.be/uhc2lSY-3M8

Dati tecnici:
Jay Asher, 13 (Thirteen reasons why), Mondadori, pagine 237



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