SCHEGGE
DI ME di TAHEREH MAFI
Juliette è rinchiusa da 264 giorni in una
cella, senza parlare con nessuno, ma è da ancora più tempo che nessuno la
tocca. Un contatto con qualsiasi parte di lei è potenzialmente fatale,
sicuramente doloroso. Nessuno l'ha mai abbracciata. E poi arriva Adam, a
condividere la sua cella. Sono prigionieri della Restaurazione e quando il capo
del settore vuole che Juliette diventi la sua arma, Adam decide di aiutarla a
fuggire. Perché lui può toccarla. E le sue mani diventano la speranza di
Juliette.
I primi due terzi del libro
appartengono senza dubbio al genere distopico: un mondo distrutto dagli uomini,
dove la poca natura che rimane è fortemente inquinata, non c'è abbastanza cibo
per tutti e i più deboli sono stati eliminati. Ritengo che sia la parte più
riuscita, l'autrice si concentra soprattutto sui pensieri di Juliette, si
respira il suo disprezzo per se stessa, alcune parti sono asfissianti e
martellanti, tanto che ho dovuto posare il libro almeno un paio di volte per riprendere
fiato, tanto mi sentivo nella sua testa. L'ultima parte è fantascienza, ricorda
molto gli X-Men (infatti Juliette mi ha ha fatto pensare a Rogue). Essendo il
primo libro di una trilogia, il finale lascia molte questioni in sospeso: cosa ha causato le anormalità?
Che fine ha fatto Warner? Sicuramente una lettura che proseguirò.
Dalle parole dell'autrice
* Secondo la Restaurazione
occorreva assumere il controllo assoluto, occorreva salvare la società,
occorreva ristabilire la pace, lo sapevi? E sapevi che secondo loro l'unico
modo per ottenere la pace era eliminare tutte le voci dell'opposizione?
* Si racconta che un tempo gli
uccelli volassero. Prima che lo strato di ozono si deteriorasse, prima che gli
agenti inquinanti tramutassero gli animali in creature orribili diverse. A
quanto pare, il tempo non è sempre stato così imprevedibile. A quanto pare,
esistevano uccelli che si libravano in volo come aeroplani.
* Inceneriscono la cultura, la
bellezza che risiede nella diversità. I nuovi cittadini del mondo non saranno
altro che numeri: facilmente interscambiabili, facilmente rimovibili,
facilmente annientabili in caso di disobbedienza. Abbiamo perso ogni umanità.
* Warner non sembra capire che
crescere senza niente non mi è mai pesato. Non ho mai desiderato vestiti,
scarpe perfette né beni di lusso. Non ho mai desiderato di ricoprirmi di seta.
L'unica cosa che desideravo era di poter toccare un altro essere umano con le
mani, e soprattutto con il cuore.
* «Siamo tutti troppo piccoli per
affrontare questa vita di merda.» Kenji ansima. «Non mentire a te stesso,
fratello. Nessuno dovrebbe vedere quello che abbiamo visto noi. Nessuno
dovrebbe alzarsi al mattino e trovare dei cadaveri in soggiorno. Ma sai cosa ti
dico? Le cose spiacevoli capitano. Bisogna affrontarle e trovare il modo di
sopravvivere. Non sei l'unico ad avere problemi.»
Internet
La Rizzoli ha realizzato un
bel sito per questo libro, con il booktrailer, dei test, e l'interessante
esperienza del Tubereading (quattro ragazze attive su Youtube hanno
letto e interpretato alcuni capitoli del libro): http://www.scheggedime.it/libro.html
Dati tecnici
Tahereh Mafi, Schegge di me
(Shatter me), Rizzoli, pagine 365
ISBN 9788817056564