mercoledì 30 ottobre 2013

STONER - John Williams

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Più riguardo a Stoner
William Stoner è un diciannovenne qualunque. Viene dalla campagna di Booneville, da una famiglia di contadini. Un giorno, all’improvviso,  il padre comunica al ragazzo che ha preso una decisione: dovrà frequentare l’università del Missouri in modo da acquisire le competenze necessarie a far fruttare al meglio la loro arida terra.
Stoner accetta passivamente la decisione del padre e intraprende i suoi studi.
Ma all’interno dell’università gli orizzonti di William cambiano, diventano più vasti, e il suo futuro prende, nel suo immaginario, una forma radicalmente diversa da quella sperata dal padre.
Il giovane si accorge di amare la lingua inglese e la sua storia, la letteratura ed i suoi autori. E in quel momento  comprenderà la sua missione, quella di diventare un insegnante.
Grazie al professor  Sloane  (una delle poche figure positive nella vita di Stoner) questo suo destino si compirà e, poco a poco , tutte le tessere che compongono quella che potrebbe apparire una comune esistenza, andranno al loro posto.
Stoner si innamorerà , si sposerà, avrà  una figlia…tutto normale all’apparenza. Nella realtà il suo matrimonio sarà un fallimento e un grave fardello da portare sulle spalle. La moglie farà esplodere negli anni il suo odio immotivato verso di lui procurandogli continui problemi, i colleghi gli metteranno i bastoni tra le ruote e lo sottoporranno (uno in particolare) ad una vita difficile all’università e persino al di fuori di essa.
Tutta la storia di William Stoner verrà narrata in un arco di tempo che lo vedrà da quando era un giovane di 19 anni fino alla sua morte.  La sua vita si snoderà in un periodo storico complicato, quello tra le due guerre, vivrà egli stesso una difficile esistenza, vedrà morire i suoi amici, vedrà  i continui cambiamenti quasi folli della moglie, le difficoltà della figlia Grace, la cattiveria di un anziano collega. Ma vivrà anche il grande amore, quello vero.
In tutto questo ciò che colpisce è l’assoluta passività di quest’uomo, la totale accettazione di quanto avviene intorno a lui. Stoner è una figura che hai quasi voglia di proteggere per tutta la durata del romanzo, ma è anche una figura che, appena chiuso il libro, ti fa venire rabbia proprio per la sua totale immobilità di fronte agli eventi.
Stoner rimane una figura qualunque, senza mai uno sprazzo di coraggio, di ribellione.  E’ quasi lì a rappresentare il coraggio della sopportazione.
Per quanto odiosa, la moglie, appare forse la più reattiva, la più ribelle, colei che vuole in qualche modo dimostrare al lettore il suo malessere. Ma questo l’ho inteso molto dopo aver ultimato la lettura.
Bisogna dare merito all’autore di aver saputo scrivere una storia appassionante pur narrando di un personaggio che non si può certo definire “l’eroe del romanzo”.  La storia scorre delicata, triste e se c’è della rabbia, quella, viene solo dal lettore che vorrebbe quasi intervenire per cambiare gli eventi.

martedì 1 ottobre 2013

DIVENTARE TALENT SCOUT

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Ciao a tutti, grazie al sito ilmiolibro.it (http://ilmiolibro.kataweb.it/) è possibile iscriversi come talent scout e leggere in formato digitalegratuitamente sul vostro pc i lavori di scrittori emergenti e scrivere poi una recensione. I libri si possono anche acquistare in cartaceo o in formato epub se lo si preferisce. Al momento ho appena iniziato a leggere questo romanzo di Monica Coppola

lunedì 2 settembre 2013

AGATHA RAISIN E LA GIARDINIERA INVASATA - M.C. Beaton

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Ho letto per caso questo romanzo, trovandomi fuori in vacanza
me lo sono ritrovato tra le mani.
Così ho fatto la conoscenza di Agatha , ex agente di pubbliche relazioni, cinquantenne con qualche chiletto di troppo  che si è rintanata nella campagna inglese dopo una vita in città fatta di lavoro, lavoro, lavoro, sempre in lotta col prossimo allo scopo di primeggiare e vincere.
Per errore ho iniziato dal terzo episodio della serie, ma, nonostante ciò, devo ammettere che mi sono subito affezionata alla protagonista, perspicace e impicciona, perdutamente innamorata del proprio vicino di casa James Lacey, uomo affascinante e pacato, e accompagnata da due gatti (per forza).
La parte gialla è un po’ inconsistente, anche se, documentandomi, ho letto che, invece, nei precedenti pare sia più avvincente. Qui la fa da padrona la gelosia nei confronti della nuova arrivata a Carsely, la bella e sempre sorridente provetta giardiniera Mary Fortune. Donna strana, all’apparenza perfetta in tutto e per tutto, ma che spesso ha delle cadute di stile alquanto sospette.

E’ in atto un concorso che premierà il giardino migliore di Carsely, ma c’è in giro qualcuno che si sta divertendo a distruggere il lavoro altrui… Di chi si tratta?

Mi ha fatto tenerezza Agatha perché è una donna come tante di noi, a volte insicura altre determinata e padrona di sé, a volte fragile (tanto da usare trucchetti e simpatici imbrogli per farsi benvolere dagli altri) .
Fanno da contorno, ma hanno anche una loro personalità, altri personaggi quali la moglie del vicario Mrs Bloxby, l’amico detective Bill Wong,  Doris Simpson (la sua donna di servizio) e tanti altri.

Il primo episodio della serie si intitola Agatha Raisin e la quiche letale…cominciate da quello, non fate come me…

sabato 31 agosto 2013

IL SENSO DI UNA FINE - Julian Barnes

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Più riguardo a Il senso di una fineIl senso di una fine…mai titolo (o traduzione di titolo) fu più azzeccato. Sì, perché il fulcro di questo breve romanzo di Julian Barnes sta proprio nel capire il perché del suicidio del brillante e giovane Adrian, ossia il senso della sua fine.


Protagonista della storia è Tony Webster, uomo qualunque, con una vita qualunque, divorziato dalla moglie Margaret, continuamente assalito da dubbi e incertezze.

Nella prima parte del romanzo, il capitolo uno (il romanzo si snoda su due capitoli), incontriamo il protagonista ed i suoi compagni di scuola proprio all’epoca dei fatti, e per fatti intendiamo l’incontro col nuovo studente Adrian, così avanti rispetto a tutti loro, il passaggio al college, i primi incontri amorosi…fino all’apparentemente immotivato suicidio del suddetto Adrian.

Nella seconda parte veniamo catapultati nel presente. Qui Tony riceve una lettera da uno studio legale che gli annuncia il lascito (da parte della madre della sua ex fidanzatina Veronica, poi fidanzata di Adrian) di una modica cifra e del diario dello stesso Adrian.

Da questo momento Tony è costretto a rivangare il passato, a rincontrare Veronica, a fare i conti con le parole dure scritte ai suoi amici, a cercare di capire perché Veronica non voglia consegnargli il diario che gli spetta e che lei personalmente ora conserva. Tante le domande: perché la madre di Veronica ha pensato di lasciare qualcosa proprio a lui? Perché era in possesso del diario di Adrian? Perché Veronica si ostina ad essere così misteriosa?

A tutte queste domande verrà data alla fine una risposta che  non sto qui ad anticipare e che forse alcuni lettori comprenderanno man mano che andranno avanti, pagina dopo pagina.

Di sicuro però, alla fine, ciascuno si dirà che non sempre tutto è come potrebbe sembrare.

La scrittura è scorrevole e gradevole, non conoscevo questo autore, ma mi è piaciuto il suo modo di far apparire agli occhi del lettore delle immagini nitide seppure non perdendosi in minuziose spiegazioni.

Alcuni passaggi tratti dal romanzo:

-          Ad insegnarci la malleabilità del tempo basta un piccolissimo dolore, il minimo piacere. Certe emozioni lo accelerano, altre lo rallentano

-          Al tempo era tutto più facile: c’erano meno soldi, nessun gadget elettronico, una scarsa tirannia della moda, nessuna ragazza. Niente che ci distraesse dai nostri doveri umani e filiali, vale a dire studiare, superare gli esami, sfruttare il titolo di studio per trovarci un lavoro e infine mettere insieme una vita migliore di quella dei nostri

-          Sì certo eravamo presuntuosi, se no a che serve essere giovani?

-          …mi capitò di chiedermi come mai Veronica non portasse mai tacchi di nessuna misura. Avevo letto da qualche parte che, se uno vuole farsi ascoltare dagli altri, non deve alzare la voce, ma abbassarla; è questo che suscita autentica attenzione. Forse Veronica usava lo stesso espediente per la statura

-          Adrian pensava in modo logico e agiva in conseguenza del pensiero logico elaborato. Là dove la maggior parte di noi, temo, tende a fare il contrario: prendiamo d’impulso una decisione e ci costruiamo sopra un’infrastruttura di ragionamento che possa giustificarla

-          La mia esistenza si era sviluppata o solo accumulata?

giovedì 4 luglio 2013

IL SUGGERITORE - Donato Carrisi

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Più riguardo a Il suggeritore
Appena ultimato “Il suggeritore” di Donato Carrisi. Avevo questo libro a casa da un bel po’ (come mille altri ahahaha!) e dopo aver conosciuto quest’anno al salone del libro di Torino il suo autore ed aver ascoltato il suo interessante intervento, ho deciso di intraprenderne la lettura.Che dire, inizialmente mi sembrava seguisse il solito e classico schema dei suoi compagni thriller, con tanto di Serial Killer, bambine uccise e superstite da salvare. Poi, però, mi sono dovuta ricredere, perché (senza svelare nulla) vi dico che la trama riserva diversi e continui cambi di rotta…ma dovete leggerlo altrimenti rischio di spoilerare.
Tutto ha inizio col rinvenimento delle braccia sinistre di alcune bambine. Vediamo quindi all'opera la nostra squadra pronta all’azione e composta dal compagnone di turno, Boris, il serioso e anziano Stern, l’acida Sarah Rose e il loro mentore Goran Gavila. A questa squadra si aggiunge Mila, specializzata nel ritrovamento di bambini scomparsi.
Sembra di avere a che fare col Serial Killer di turno, ma troppi indizi si contraddicono e la squadra verrà sottoposta ad un duro lavoro psicologico e fisico.
Tutto fino a quando, poco alla volta, il puzzle si ricompone nei modi meno sospettabili e immaginabili…
Delle volte la scrittura mi è parsa "distaccata", non saprei come spiegarlo diversamente, intendo dire che in alcuni passi ci si accorgeva di stare fuori dal romanzo, di essere, insomma, un semplice spettatore. Forse nei momenti in cui vengono esposte delle teorie che si capisce chiaramente essere dell’autore e non dei personaggi. Si tratta spesso di teorie e approfondimenti interessanti, che fanno riflettere sul bene e sul male, sul giusto e sullo sbagliato, sulle tecniche usate dagli esperti ecc, ma sono pur sempre inserite in modo da non amalgamarsi a volte con la storia. Altre volte poi, invece, la storia scorre e ti ingloba tra le pagine.
Non ho letto altro di Donato Carrisi, ma proseguirò col suo secondo libro per farmi un’idea più precisa. Sicuramente quest'uomo non difetta di immaginazione.
Comunque di sicuro lettura coinvolgente e idea originale.

"Dio è silenzioso, il Diavolo sussurra..." cit. dal romanzo

martedì 15 gennaio 2013

GATTI MERLETTI E CHICCHI DI CAFFE' - Anjali Banerjee

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Incipit: Micina: Come ogni mattina mi avvio verso il Fairport Inn per fare colazione, respirando il soave profumo delle foglie autunnali, dell'oceano e del salmone selvaggio.

Ho letto questo romanzo su consiglio di Miriam, un’amica lettrice compagna di viaggio nell’avventura di Tutteleletture. 
Come già mi era stato da lei anticipato si tratta di una lettura lieve, piacevole, di quelle che ti riscaldano in qualche momento in cui si ha voglia di sognare un po’. 
Mi è piaciuta molto l’ambientazione (che poi è quella de La libreria dei nuovi inizi, sempre della stessa autrice). Shelter Island è un’isola magica dove la vita scorre ad un ritmo più rilassato e molto meno caotico rispetto alle grandi città. E proprio da San Francisco fugge Lily, 39 anni e già vedova di Josh, morto in un incidente d’auto.
Saranno l’isola e la micina bianca, che non avrà un nome fino alla fine del romanzo, a tessere per Lily la trama di una nuova vita nella quale saprà contare sulle proprie forze e prenderà atto delle proprie capacità.
Molto carino il negozietto vintage “C’era una volta”, il negozio che Lily decide di mettere su non appena si imbatte nel cottage vittoriano che rappresenta la dimora dei suoi sogni,  un luogo nel quale ogni cliente, attratto dalla micina in vetrina, trova un abito che lo fa sentire bene con se stesso. Un luogo dove alcune anime senza pace vagano ancora fra le travi dei muri e attraverso le stanze. Micina è in grado di vederle e ci racconta le loro storie, così come è in grado di vedere la realtà delle cose, di sentire il dolore e la gioia degli umani che la circondano. A tratti buffo e comico per via dei comportamenti svenevoli della gattina combinamatrimoni, a tratti dolce e sognante. Eh sì perché in ogni romanzo che si rispetti l’amore gioca sempre un ruolo importante e il tormentato veterinario del luogo fa proprio al caso nostro…anzi a quello di Lily.
La struttura narrativa prevede alcuni capitoli scritti dal punto di vista di Lily e alcuni da quello di Micina, sarà che adoro i gatti, ma questo è stato un punto a favore per il romanzo!
Non voglio anticipare altro, dico solo che è stata davvero una lettura piacevole come questo romanzo si ripromette di essere. Forse sono i prezzi un po’ cari…

Gatti merletti e chicchi di caffè – Anjali Banerjee
Rizzoli
Euro 16,50

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