venerdì 30 marzo 2012

Giovani dentro by HermioneGinny

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GIOVANI, CARINE E BUGIARDE di SARAH SHEPARD

Ciao a tutti! Oggi vi parlo di un libro che ho conosciuto grazie a un telefilm molto intrigante!

 Sono passati tre anni dalla notte in cui Alison Di Laurentis è scomparsa durante un pigiama party con le amiche. Ora Aria è tornata dall'Islanda e subito conosce un ragazzo poco più grande di lei... che si rivela essere il nuovo insegnante di letteratura. Emily fa amicizia con Maya, che si è appena trasferita nella casa di Ali. Spencer farebbe di tutto pur di essere la migliore, a scuola e nella vita. Hanna è diventata la nuova ragazza popolare, ma rubacchia nei negozi. Erano amiche, Ali conosceva i loro segreti più nascosti, ma loro non conoscevano i suoi. E quando il corpo di Ali viene ritrovato, cominciano a ricevere sms e messaggi minacciosi da A. Ma se Ali è morta, chi è A? E perché Jenna è tornata, dopo l'incidente?


Gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro nella trasposizione di questa serie di libri. È una sorta di Desperate housewives in versione teenager. Il libro è intrigante, una scrittura semplice, ma che invoglia a saperne di più. Chi è A? (Io “tifo” per Maya per ora... ma non ditemelo!)
Primo di una serie di undici libri (di cui solo due tradotti in italiano, per ora).

Dati tecnici:
* Sarah Shepard, Giovani, carine e bugiarde (pretty Little Liars), Newton & Compton Editori, pagine 254, €12,00
ISBN 9788854124776




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giovedì 29 marzo 2012

Dalla scrivania di Jack

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ANGELI DA UN'ALA SOLTANTO
Sciltian Gastaldi

Inizio con il dire che è il primo libro che leggo a tematica lgbt, e mi ha letteralmente catturato dall’inizio alla fine. I protagonisti sono Francesco detto Chicco, ed Emanuele detto Lele, due diciannovenni che sono spinti dal reciproco amore oltre i confini dei sessi! Nel libro si narra la genesi di questo amore, le avventure, i litighi, i viaggi, le speranze che man mano si vanno sgretolando. Ogni parola sembra calibrata e messa li con meditazione arguta, talvolta trascendendo anche nel mieloso e nel quasi pesante. Sono anche io un diciannovenne ahime e mi ritrovo a essere scettico su alcuni punti tipo l’irruenza con cui questa amore viene vissuto, quasi fosse un ossigeno per l’anima, un palliativo per il pulsare del l’organo involontario del genere umano che non si comanda ma che si lascia trasportare irrazionalmente dalle passioni. Si, potrebbe essere un libro degno del romanticismo si è spinti dalla voglia di lasciarsi andare dalla passioni irrazionali annullando la ragione in nome dell’amore, quello VERO!. Può questo amore tanto forte essere solo un abbaglio o c’è reale sostanza oltre due corpi che si cercano per sfogare i primigeni impulsi sessuali? Non vi resta che scoprirlo leggendolo, unica nota negativa è il fatto che è fuori catalogo…un’ultimissima cosa che apprezzo è il mettere le musiche alla fine del libro e l’inserire i dovuti ringraziamenti con la spiegazione delle disavventure che hanno portato alla creazione del libro.

“Innamorarsi vuol dire saper essere ingenui. Significa sapersi fidare. E questo esclude ogni criterio di saggezza, di cautela, di preparazione. È buffo. La gente può passare tutta una vita alla disperata ricerca di un amore, di una storia, di una relazione in cui l’altro diventi parte di sé e viceversa, salvo poi – quando sembra che le cose stiano per andare bene – avere una gran paura di innamorarsi. Si ha paura di perdere un qualcosa che ancora non si ha. Perché le persone hanno bisogno di certezze? Forse perché senza una certezza, una qualsiasi, non sarebbe possibile essere in errore. E in fondo una storia d’amore cos’è se non il susseguirsi di tante piccole certezze, da poter snocciolare tra le dita come i grani di un eretico rosario? Un rosario rovente, che può lasciare segni di ustioni profonde sul candore della pelle di chi, adolescente, si affaccia per la prima volta ai misteri, alle gioie, ai peccati di quel rosario. Ma tutto si cheta col tempo. Il tempo, questo grande alleato. Dopo un po’ che continuiamo a scorrere quei grani, non li percepiamo più così caldi, non sentiamo più dolore e sulla nostra povera pelle bianca, non vediamo più nascere striature viola là dove l’ultimo grano è passato. È il tempo che passa, lasciando le cose apparentemente immutate e immutabili, mentre in realtà niente è mai uguale a se stesso, neanche dopo pochi istanti trascorsi soprappensiero. Il problema dell’amore è che quando il tempo riesce a fare il suo corso, si diventa insensibili non solo al dolore, ma anche a qualunque tipo di emozione, di passione, di percezione. È come se il tempo non si limitasse a strusciarsi addosso a noi, ma succhiasse via la nostra capacità di sentire il calore intorno. Ci si vaccina, si diventa aridi, algidi. Per prepararsi a nuove sofferenze, forse. O per difendersi da vecchi ricordi. Buffo. Quando lo si maneggia troppo, l’amore diventa poi intangibile. Quasi che la nostra vecchia pelle, alla lunga, assuma quella forza necessaria per spezzarne i grani, per renderlo immateriale, immaginario, etereo. Ma quando quel rosario cede sotto le nostre dita e quei grani si liberano da noi, rimbalzando nello spazio, nel tempo e nei ricordi, allora sì che ci rendiamo conto di quanto fosse piacevole passare le ore, le giornate, le settimane, i mesi e gli anni a carezzare quei freschi chicchi di vita, così tranquillizzanti per un nostro equilibrio interiore.”


“Non si mettono al mondo sempre e solo grandi avvocati, cardinali, notai o premi Nobel. Ma possono capitare grandi avvocati gay, notai bisessuali o premi Nobel lesbiche. E in quanto ai cardinali, trovamene uno che non sia pedofilo!”

“Dovrei stracciarla questa lettera? E a cosa servirebbe? Questa lettera è il fallimento di due intelligenze, la negazione di due storie. È la morte di un sogno comune, di mille progetti. È Tanathos che sconfigge Eros. È il nulla. Il grigio. Non esisterà mai più Emanuele Stracony. Non esisterà mai più un Emanuele Stracony. Come non esisterò mai più io. Cancellato da pochi grammi di inchiostro ordinato in bello stile su fogli bianchi da stampante. Sei contento, adesso, angelo perverso? Hai coronato il tuo disegno di unione dell’alfa e dell’omega. Mi hai avvicinato, mi hai chiesto di prenderti per mano e io l’ho fatto, ignorando che eri tu in realtà a prendere per mano me. Mi hai fatto alzare camminare piroettare attorno al tuo infinito ego. E io ho ballato, ballato, ballato. Fissandoti in quei tuoi malefici meravigliosi occhi, mi hai sfinito. Occhi da mantide, altro che cerbiatto. Sono diventato quello che non ero per te. Ho rinnegato le persone e i valori che mi accompagnavano. Ho cambiato i miei gusti, i miei tempi. Questo stupido cuore ha preso a battere sul ritmo dei tuoi sguardi. Che ingenuo. Che idiota sono stato. Mi hai proprio fottuto, Lele. E ora, ora è troppo tardi. Mi sono reso conto troppo tardi di che tipo di belva eri. Mi hai succhiato via il cervello a poco a poco, svuotando prima la mia personalità, poi tutto il resto. Mi avevi in pugno. Mi hai stritolato.”

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venerdì 23 marzo 2012

GIOVANI DENTRO BY HERMIONEGINNY

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More about Zio VampiroZIO VAMPIRO – CYNTHIA D. GRANT

Ciao a tutti! Ogni giorno al telegiornale sentiamo di crimini orrendi compiuti sui bambini, così ho scelto questo libro che può aiutare a creare un dialogo su un argomento di cui è difficile parlare.

Carolyn vive in una famiglia disfunzionale: la madre è esaurita, il padre ha grossi problemi di lavoro, la sorella maggiore se n'è andata a duemila miglia di distanza, il fratello si è rinchiuso in se stesso, la sua gemella Gioia è sempre ottimista e lo zio che vive con loro è... un vampiro.
Fin da quando Carolyn e Gioia sono piccole le vampirizza, e ora la loro vista sta andando in pezzi: i voti calano, e con sempre più fatica mantengono la loro facciata di ottime studentesse e ragazze popolari.
Finché Carolyn rivela la verità al suo diario, l'unico modo per non sembrare completamente pazza, ma anche per non impazzire: lo zio è uno stupratore e Gioia è solo l'alter ego che Carolyn ha creato per avere compagnia. E con l'aiuto di una brava psicologa e della sorella maggiore Carolyn inizia un percorso per riprendersi la sua vita.

Un libro duro, fino alla fine “gioca” sull'illusione del vampiro come se fosse reale e anche il lettore, pur intuendo, non riesce a comprendere la verità fino alla rivelazione. E quanto si preferirebbe fosse solo frutto di fantasia. È un argomento difficile, perché purtroppo spesso i vampiri, gli orchi, si nascondono tra le mura di casa, ma proprio per questo si deve parlarne.
Dagli 11 anni.

Dalle parole dell'autrice
* Qualunque cosa tu creda vera, lo è, se ci credi sul serio.

Estratto
Potete leggere le prime pagine qui http://www.10righedailibri.it/sites/default/files/primapagine_pdf/ZioVampiroCynthiaDGrant10rdl2010.pdf

Dati tecnici
* Cynthia D. Grant, Zio Vampiro (Uncle Vampire), Mondadori Gaia Junior, pagine 115
ISBN: 9788804450221
* Cynthia D. Grant, Zio Vampiro (Uncle Vampire), Salani, pagine 117, € 12
ISBN: 9788862562300

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mercoledì 21 marzo 2012

DALLA SCRIVANIA DI JACK

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More about Palomar
PALOMAR
Italo Calvino

Palomar è un importante osservatorio astronomico poco lontano da Los Angeles. Palomar è il protagonista che titola un romanzo di Italo Calvino. Palomar è lo spirito di osservazione che si nasconde in ognuno di noi.
Sì, perché non tutti abbiamo il coraggio di affrontare questa nostra parte, così cinicamente razionale e lucidamente disgregatrice che è la mente umana. La paura è di demolire quelle certezze erette a pilastri, di perdere la stabilità su cui far camminare la propria coscienza, di non sapersi più ritrovare in questa marea di giustificazioni che è la nostra quotidiana condizione terrena.
In questo libro, che si struttura come una raccolta di racconti, c’è tutto Calvino. In ognuno di essi emerge la sua visione amara e disincantata della realtà, che si scontra con l’incapacità del sistema linguistico di esplorarla e determinarla fino in fondo. Ne consegue lo smarrimento di fronte ad un orizzonte fenomenico/noumenico che rimane inesprimibile, indicibile, di cui quasi si arriva a dubitarne l’esistenza.
Indispensabile la lettura, in appendice al libro, della prefazione scritta per mano dello stesso autore, nella quale si legge l’umile esattezza del processo narrativo che lo ha portato a concepire questo astruso, seppur simpatetico, personaggio. Scopriamo che dentro di esso convive quello che, secondo il progetto iniziale, doveva essere il suo alter-ego, Mohole, il cui nome deriva da un progetto di trivellazione della crosta terreste, e che avrebbe quindi dovuto esplorare gli anditi più profondi e oscuri della coscienza. Al contrario, a Palomar sarebbero spettati gli aspetti fenomenici dell’universo. Un dualismo che poi si è fuso durante la stesura dell’opera, scomparendo nella compresenza di profondità e superficialità, due dimensioni che si compenetrano e che non smettono mai di condizionarsi a vicenda.
A scatenare queste vertiginose elucubrazioni non sono riflessioni sui massimi sistemi, sono invece banali episodi di vita quotidiana. Un prato, un seno nudo o un cielo stellato sono i pasti giornalieri di Palomar, con cui nutre la sua incuriosita osservazione del mondo e la sua sfrenata ricerca di un senso, di una delimitazione, di un controllo quantomeno razionale di ciò che lo circonda. E’ in grado di dominare la realtà? La risposta, come Palomar, è dentro ciascuno di noi.


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martedì 20 marzo 2012

Giveaway IL TESORO DEL PIRATA Fabiola D'Amico

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More about Il tesoro del pirata
Ciao ragazzi ecco il nuovo giveaway del blog Tutteleletture. Questa volta il premio sarà u pò particolare nel senso che il romanzo di cui parliamo è stato pubblicato come ebook seriale (a puntate) dalla Chichili Agency (della quale abbiamo parlato alcuni post addietro). Ringrazio quindi Roberta Gregorio che ha acconsentito a regalare al vincitore le prime tre (di otto) puntate in formato epub del romanzo della nostra Fabiola D'Amico.
Come partecipare?
Basta scrivere un commento sotto al post dicendo che si vuol partecipare ed il  perchè. Iscriversi al blog tramite lo spazio apposito sulla colonna di destra. Condividere su fb il post (se non siete iscritti a fb basta indicarlo nel commento a questo post).
Il giveaway ha scadenza 31 marzo e il primo aprile verrà comunicato sia sul blog che sulla pagina fb tutteleletture il vincitore. Poi ci metteremo in contatto per l'invio del premio (ricordo in formato epub) direttamente da parte della Chichili Agency. Se vi va potete indicare il vostro indirizzo email direttamente nel commento. E' importante indicare nel commento il vostro nickname quindi non lasciatelo come anonimo.
Di seguito la trama del romanzo

IL TESORO DEL PIRATA
A volte occorre veramente poco perché la vita a un tratto prenda un corso inaspettato. A Isabella basta una lettera dalla Sicilia, che la informa in toni molto succinti che la vita del padre è appesa a un filo e che quel filo è in mano a misteriosi uomini…
Ancora più stupefacente è la richiesta del genitore morente: andare in Sicilia, recuperare un tesoro e farlo con la protezione del capitano Juan Velasquez, un tempo pirata, suo acerrimo nemico.
Isabella non ha molte scelte: deve convincere, con l’inganno, l’uomo ad aiutarla, non può svelare la sua vera identità. Non può certo sapere che appena lo vedrà, desidererà perdersi in quei magnifici occhi blu; subito scoppia la scintilla dell’attrazione ma Isabella lotta contro questo sentimento a lei così sconosciuto.
Un’inaspettata e terribile tempesta, che li porterà alla deriva, li avvicinerà inesorabilmente uno tra le braccia dell’altro.
Vecchi amici, pirati, incroceranno le loro strade, nuove promesse vincoleranno il futuro, ma ancora l’epilogo di questa avventura è lontano.
Dopo tante traversie, giungono a Palermo, dove il capitano gestisce affari con i nobili del luogo. Pur fremendo d’impazienza per conoscere le sorti del genitore e recuperare il tesoro, Isabella e Juan sono costretti a sostare nella città felicissima, poiché sta per svolgersi un auto da fè, un atto di fede, e nessuno può lasciare la città.
Improvvisamente i due protagonisti si ritrovano circondati da insidie e nemici inaspettati, in una Palermo del 1645, i due innamorati verranno separati, si ritroveranno a lottare contro la morte, contro la sofferenza.
Riuscirà l’amore a trionfare? 

Ecco il booktrailer
http://www.youtube.com/watch?v=BGND2-7mfVM&fb_source=message

IN BOCCA AL LUPO!

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TUA - Claudia Pineiro

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More about Tua
Ho letto questo breve romanzo spinta da molti commenti positivi. Devo dire che, una volta terminato, non ho avuto un’impressione favorevole e, tuto sommato, neppure oggi direi “bello”, però ho voluto farlo sedimentare un po’ per vedere di tirar fuori un commento più obiettivo.
La trama, in sostanza, vede una donna, Inès, sposata con Ernesto, un “irreprensibile dirigente di successo” (come recita la quarta di cpertina). Un giorno Inès scopre un bigliettino indirizzato al marito e firmato “Tua” col rossetto. Da qui, naturalmente, capisce che Ernesto la tradisce e scopre, per caso, che la fantomatica “Tua” altro non è che la sua segretaria.
Sempre grazie al caso e alle coincidenze Inès intercetta una telefonata e scopre che i due devono incontrarsi nel bosco del quartiere Palermo e decide di seguirli.
Qui un banale incidente provoca la morte della segretaria-amante e da questo momento scatta un meccanismo perverso che induce Inès ad aiutare un inconsapevole Ernesto ed a fornirgli un alibi che lo scagioni.
Tutto questo fino a che la donna non scopre che, in realtà, Tua non era la donna che è rimasta uccisa, ma qualcun’altra…
Alle spalle di questa situazione quasi ai limiti della realtà, troviamo la giovanissima figlia di Ernesto e Inès la quale si scopre incinta , ma decide di non confessarlo ai genitori i quali, tra l’altro, non se ne accorgono neppure.
Una storia surreale, con una protagonista che farebbe saltare i nervi ai santi e un marito infantile e senza attributi. Una storia che, però, fa riflettere su quanto spesso accade che per salvare delle apparenze che non interessano a nessuno, si rischia di lasciare in secondo piano le cose più importanti come l’affetto per i figli ed il loro reale benessere e non ultimo anche la propria dignità.
Insomma una famiglia con modi di fare forse portati all’estremo, ma, probabilmente, in modo provocatorio allo scopo di farci riflettere su situazioni reali che esistono intorno a noi ed alle quali, proprio perché non estreme, non prestiamo attenzione.
Tutto sommato direi quindi interessante romanzo come partenza per alcuni spunti di riflessione.


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venerdì 16 marzo 2012

Giovani dentro by HermioneGinny - LA FABBRICA DI CIOCCOLATO DI ROALD DAHL

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Ciao a tutti! Questa settimana vi parlerò di un libro che ho scoperto grazie a uno dei due film tratti da esso.

 Charlie è un bambino poverissimo, vive con i genitori e i quattro nonni che non si alzano mai dal letto. Vive vicino alla fabbrica di cioccolato più famosa del mondo, ma riceve una tavoletta solo per il suo compleanno. Quando il signor Wonca, proprietario della fabbrica, indice un concorso, Charlie spera di essere così fortunato da trovare il Biglietto d'Oro per visitare la fabbrica. I primi quattro biglietti vengono trovati da Augustus Gloop, un bambino troppo goloso; Veruca Salt, molto viziata dal padre; Violetta Beauregarde, che vive masticando chewing gum; Mike Tivù, attratto dai videogames. Quando Charlie trova una moneta per terra, per la prima volta nella sua vita, fa un gesto un po' egoista: corre a comprare una tavoletta di cioccolato... e trova l'ultimo biglietto! Accompagnato dal nonno, Charlie visita la fabbrica e rimane a occhi aperti e bocca spalancata. Mentre gli altri bambini subiscono punizioni per aver assecondato i loro vizi, Charlie, che si accontenta di poco, essendo cresciuto in povertà ma con attenzione all'educazione e al rispetto, diventa l'erede di Willy Wonka.

Strabello! Il film (quello di Tim Burton, l'altro non lo conosco) è molto fedele, cambia solo la fine (qui vanno subito a casa, nel film Charlie prima rinuncia all'eredità per poter stare con la sua famiglia, ma poi Willy Wonka cambia idea). I personaggi sono molto ben caratterizzati, che voglia di rivedere il film (anche perché Johnny riesce a essere sexy anche nei panni di Willy Wonka!). Gli Oompa Loompa sono favolosi, ne vorrete uno che vi faccia compagnia con le sue canzoncine! Quanto mi piacerebbe assaggiare il Crocconocciolato a sorpresa Wonka o il Cioccocremolato delizia Wonka al triplosupergusto, credo che le descrizioni di questo paradiso dei dentisti siano eguagliate solo da J.K. Rowling quando parla di Mielandia!

Curiosità:
L'autore si è ispirato alla sua vita per scrivere il libro. Infatti quando frequentava il collegio, una fabbrica di cioccolato spediva ai ragazzi scatole con dei prototipi di nuovo prodotti e fogli per votare. I prodotti più votati finivano davvero in vendita nei negozi.

Dati tecnici:
Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato (Charlie and the chocolate factory), Salani, pag 200
ISBN: 9788877823441

Film
Esistono ben due versioni cinematografiche tratte dal libro.
 


 La prima si intitola “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” e risale al 1971. Qui potete vedere il trailer pubblicato in occasione del venticinquesimo anniversario del film: http://www.mymovies.it/trailer/?id=28157 .





La seconda versione si intitola come il libro, “La fabbrica di cioccolato”, ed è stata distribuita nel 2005. Nei panni di Willy Wonka c'è uno straordinario Johnny Depp, il ragazzino che interpreta Charlie è proprio bravo, e sono stati diretti dal geniale Tim Burton.
I dolci non devono avere un senso, per questo sono dolci!




L'autore:
Roald Dahl (1916-1990) è stato uno scrittore britannico di origini norvegesi. Ha frequentato ottime scuole, pur essendo rimasto orfano di padre quando aveva solo quattro anni. Si è arruolato nella RAF e ha combattuto soprattutto in Africa, dove ha subito un terribile incidente. Negli anni Cinquanta è di stanza a Washington come spia. Ha scritto sia libri per ragazzi che per adulti e ha pubblicato anche alcune raccolte di poesia.

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mercoledì 14 marzo 2012

Dalla scrivania di Jack

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Auschwitz. Ero il numero 220543 - Di Denis Avey, Rob Broomby

More about Auschwitz
Durante la seconda guerra mondiale il giovane soldato inglese Denis Avey venne catturato dai tedeschi in Egitto e dopo varie peripezie, fra cui una sosta in Italia, finì in un campo di prigionia militare vicino ad Auschwitz. Per la precisione – dato che il lager per antonomasia era in realtà costituito da tre sezioni/località contigue: Auschwitz, Birkenau e Monowitz – Avey si trovò a dover lavorare per i nazisti presso quest’ultimo campo di concentramento, accanto alla fabbrica che il gruppo industriale IG Farben stava costruendo per produrre gomma sintetica. Denis non riesce più a restare all’oscuro delle torture,delle punizioni che avvengono nel campo di Auschwitz e cercherà in tutti i modi, mettendo a repentaglio la propria vita di entrarci e di conoscere sempre di più. Ma perché lo fece? Perché rinunciò volontariamente alla protezione al suo status di prigioniero di guerra inglese per guadagnare l'accesso a un luogo dove speranza e umanità erano state distrutte?
Vi riporto le parole dette dallo stesso Denis per farvi comprendere meglio:

“Ora ve lo spiego. Sapevo che ad Auschwitz i detenuti venivano trattati
peggio delle bestie, però non avevo idea di cosa fossero realmente i vari
campi in cui si trovavano gli ebrei; né che Auschwitz I, a ovest delle nostre
baracche, fosse il peggiore campo di sterminio fino alla costruzione, ancora
più a ovest, di Auschwitz-Birkenau, che ridefinì il concetto stesso di
sterminio su scala industriale. A quel tempo non sapevo che Auschwitz III Monowitz,
il campo confinante con il nostro, era il meno letale, sempre
parlando in termini relativi. Sapevo solo che gli ebrei mi morivano davanti
agli occhi, e che quelli troppo deboli per lavorare venivano fatti fuori.
Guardando i loro volti, con le guance scavate e le orbite infossate nel
cranio, sembrava che di loro non fosse rimasto nulla. Erano stati privati di
ogni emozione e sentimento con la violenza. Dovevo vedere con i miei
occhi quale fosse la causa di tutto questo. E per farlo, dovevo andarci di
persona. Molti di loro ci imploravano, se mai fossimo riusciti a fare ritorno a casa,
di raccontare al mondo ciò che avevamo visto. Gli uomini a righe sapevano
bene quale fosse il destino in serbo per tutti loro. La prova era nel tanfo che
usciva dai crematori. E sì, anche noi avevamo sentito le voci che giravano a
proposito delle camere a gas e delle selezioni, ma io non potevo
accontentarmi delle dicerie. Le parole "congettura" e "ipotesi" non
appartengono al mio vocabolario. Se anche non avevo cognizione delle
differenze esistenti tra un campo e l'altro, dovevo scoprire a tutti i costi
cosa stesse trasformando quegli esseri umani in ombre. Volevo vedere il più possibile.
Doveva esserci una spiegazione, e confidavo che in futuro si sarebbe fatta giustizia.
Malgrado la mia impotenza, anch'io potevo fare qualcosa, e proprio per
questo non potevo chiudere gli occhi. Non era granché, ma se fossi riuscito
a entrare, se solo avessi visto, avrei potuto portare la mia testimonianza”.

Un libro documento che spiega la genesi che il protagonista ha vissuto nei campi di concentramento, gli scambi epistolari con la moglie dell’amico Ernst che si riveleranno di vitale importanza ma non solo, l’autore ci racconta anche la vita post-concentramento. Ci racconta delle interviste, delle lotte fatte per rivendicare i diritti dei morti di guerra e non, lo svolgersi delle sue condizioni di salute prima con l’intestino, poi con la vista e infine l’idea di scrivere un libro che potesse essere documento diretto di tante ingiustizie,barbarie e atrocità. In questo libro c’è tutto mi è piaciuto di più di Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys in quanto qui viene proprio scritto passo passo il percorso che l’autore fa prima di arrivare alla stesura del libro,e non scordiamoci che è una storia vera e non inventata quindi la si vive leggendola con maggiore pathos e scoramento. Consiglio a tutti la lettura di questo libro per comprendere meglio e appieno gli avvenimenti che hanno sconvolto l’Italia del ’45.

lunedì 5 marzo 2012

Vince il giveaway L'ANELLO DI FERRO di Ornella Albanese con dedica...

1 commenti
Ciao ragazzi, ecco la lista dei partecipanti al giveaway che hanno lasciato il commento nel post apposito:

1 Conci
2 Hermione
3 Jack
4 Luisa Cora
5 Daniela
6 Miriam
7 The Corner Giveaways Books
8 Elena Bigoni
9 Ge
10 Yukino
11 Bina's Wonderland



Ho proceduto all'estrazione tramite il sito Random.org ed il numero vincitore è il....9!!!!
Quindi tanti complimenti a GE che si aggiudica il libro di Ornella Albanese con una dedica personalizzata. Ci sentiamo in privato per l'indirizzo,spero passerai dalla pagina tutteleletture a commentare il post del vincitoreeee!!!! Ragazzi continuate a partecipare ai giveaway mi raccomando :-)

venerdì 2 marzo 2012

Giovani dentro by HermioneGinny - THE NEW CUT GANG – PHILIP PULLMAN

0 commenti
Questa settimana vi parlo di una coppia di libri per ragazzi scritta dallo straordinario Philip Pullman e che hanno come protagonisti un gruppo di ragazzini nella Londra vittoriana.
Ci sono Benny Kaminsky, il geniale capo della, banda, generoso e avventuroso; Samuel Dobney detto Sventola, timido e riflessivo, ma pronto a difendere le persone che ama; Bridie Malone, dai capelli rossi e dal temperamento focoso, sempre accompagnata dal fratellino Bob lo Squalo, voracissimo e sempre affamato; le gemelle Peretti, sveglissime e dispettose come folletti, nonostante i loro visini angelici. 

Il falsario e il manichino di cera 
Nel quartiere di Lambeth circolano monete da sei penny false e quando suo padre viene arrestato, il timido Sventola lo crede colpevole. Ma con l'aiuto degli amici Benny, Bridie, Bob e delle gemelle Peretti cercherà di smascherare il vero colpevole, coinvolgendo il venditore di caldarroste Dippy. In più devono nascondere un manichino di cera costruito da loro... 

Il fiammifero svedese e il segreto dell'amore
Mentre l'estate ha portato fuori città buona parte della banda, Benny, Sventola e le gemelle Peretti si dividono tra le indagini sul furto del tesoro d'argento alla società dei Gasisti e le scommesse su Dick, un timido ragazzo che vorrebbe dichiararsi alla bella Daisy... 


 Io adoro Philip Pullman, credo di aver letto quasi ogni suo libro pubblicato in Italia! Questa coppia di libri è divertente, sembra di vagare per il quartiere di Lambeth con questi ragazzini scatenati, vivacissimi e simpatici. Adattissimi per i lettori più giovani (direi dai 9-10 anni), ma piacevoli anche per i più grandi.
Se conoscete l'inglese potete leggere un piccolo estratto qui:

Dalle parole dell'autore:
* Le gemelle erano bassine per la loro età, belle come angioletti e tanto malvagie da non sembrare neppure umane; erano come un paio di spiritelli pericolosi dell'antica area del Mediterraneo, miracolosamente rinati nelle polverose strade di Lambeth. Meglio averle nella banda che fuori, aveva detto Benny, e gli altri non avevano potuto che essere d'accordo.

Dati tecnici:
*    Philip Pullman, Il falsario e il manichino di cera (Thunderbolt's Waxwork), Salani, pagine 128, € 10
          ISBN: 9788884517821
*     Philip Pullman, Il fiammifero svedese e il segreto dell'amore (The Gasfitter's Ball), Salani, pagine 128, € 10
           ISBN:  9788884517814

L'autore:
Philip Pullman è nato in Gran Bretagna nel 1946. Da giovane ha vissuto anche in Australia e Zimbabwe. Si è laureato in Letteratura inglese a Oxford, dove insegna e dove ha ambientato la sua opera più famosa, la trilogia “Queste Oscure Materie”. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico. Nel 2005 ha vinto il prestigioso Premio Astrid Lindgren Memorial, una sorta di Nobel della letteratura per ragazzi.





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