Incipit: Una festa del bel mondo, se descritta da una penna
più abile della mia, , è invariabilmente lo stupido raduno di due o trecento
anime accalcate in un aristocratico salotto.
In questa nuova avventura la nostra amata Jane si ritrova a
partecipare, indossando un costume da pastorella, ad un ballo in maschera presso
l’abitazione dei Trowbridge, allo scopo di accompagnare e seguire la giovane
Lady Desdemona, nipote dell’enigmatico amico di Jane, tale Lord Harold, la
quale si è trasferita a Bath dopo aver rifiutato la proposta di matrimonio del
bel conte di Swithin.
Nel bel mezzo della festa, però, un omicidio sconvolge gli
animi degli invitati. Infatti Mr Portal, direttore della compagnia del teatro
locale, nei panni di un Arlecchino bianco,
viene trovato cadavere presso uno dei salotti della nobile dimora.
Accanto
al corpo c'è il fratello di Lady Desdemona ed ha tra le mani un pugnale che dice di
aver estratto dal corpo della vittima, ma il magistrato non crede alla sua
versione e lo arresta.
Intanto però il giovane ha sottratto all’uomo un
medaglione che era stato lasciato sul suo corpo come firma dell’assassino e che consegnerà a Lord Harold,
convinto in tal modo di salvare dalle ingiurie la sorella. Il medaglione,
infatti, reca il ritratto di un occhio di donna (moda usuale del momento) e
quello raffigurato è grigio come lo sono gli occhi di Lady Desdemona.
Jane e Lord Harold si mettono subito in moto e grazie al loro spirito di squadra riusciranno a giungere alla soluzione del caso, naturalmente.
Forse questa avventura è meno entusiasmante rispetto alle
precedenti, qui vediamo una Jane un po’ rassegnata al suo destino, ma pur
sempre arguta e ironica, a volte con una punta di amarezza aggiungerei.
Tanti i personaggi: davvero antipatiche le sorelle del conte
di Swithin, divertente l’anziana Miss Wren, quasi un puffo brontolone della
situazione. Cassandra, sorella di Jane, si dimostra forse un po’ troppo bigotta
e moralista e non riesco a giustificarne il comportamento come invece fa la
protagonista. Lord Harold è molto enigmatico, un personaggio tormentato che ha
molte affinità con la nostra Jane, mi ricorda un po’ il Rochester di Jane Eyre…
In definitiva lettura piacevole resa tale da una scrittura
scorrevole e mai banale arricchita da tanti riferimenti reali alla vita di Jane
Austen
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