Chi di noi lettori non vorrebbe una zia Ruma proprietaria di
una libreria vecchio stile situata su un’isoletta fantastica? E poi che
libreria!!! La classica dimora tutta in legno con parquet ovunque, gradini
scricchiolanti e tantissimi volumi di ogni età.
Jasmine è una ragazza di origini indiane, i genitori e la
zia Ruma vivono sull’isola di Shelter Island, un luogo incantevole in cui la
vita scorre molto più lentamente che a Seattle, luogo in cui Jasmine vive e
lavora.
Purtroppo da un anno a questa parte la vita della nostra
protagonista è stata sconvolta a causa del divorzio dal marito Robert il quale si è
innamorato di un’altra donna.
Convocata dalla zia Ruma in procinto di partire per un
periodo di tre settimane per recarsi in India dove (lei dice) devono “aggiustarle
il cuore”, Jasmine si reca presso la vecchia libreria dove dovrà sostituire la
proprietaria fino al suo rientro.
Insieme a lei ci sarà Tony, anche lui impiegato presso la
libreria di zia Ruma. I due stringeranno amicizia e lavoreranno insieme con
molto affiatamento.
Ma la libreria pare essere per Jasmine anche il luogo per un
incontro romantico (sebbene partito inizialmente un po’ male). Infatti proprio
nel giorno del suo arrivo la ragazza si imbatterà in un tipo originale, un
medico di nome Connor Hunt, che pare abbia viaggiato molto per tornare, alla
fine, sulla sua isola.
Ma la cosa più intrigante di questo romanzo-fiaba è il dono
che hanno sia zia Ruma che Jasmine, ossia la capacità di percepire gli spiriti degli scrittori
scomparsi. Da Jane Austen a Beatrix Potter, ad Edgar Allan Poe, vedremo
avvicendarsi vari personaggi che daranno le giuste dritte per consigliare il
libro più adatto ad ogni cliente.
Sarà grazie ai loro consigli che Jasmine comincerà ad uscire
dal pessimismo che l’accompagna dal giorno della sua separazione da Rob. E sarà
grazie a loro che darà una svolta alla propria vita.
Importanti anche gli altri personaggi di contorno, la
sorella Gita che sta per sposarsi, la mamma apprensiva e fatalista, gli pseudo
zii amici di famiglia. Inoltre è anche interessante scoprire quelle che sono le
tradizioni indiane che costoro coltivano pur essendo lontani dalla propria
terra.
Un romanzo fresco, vivace, piacevole. Quasi una fiaba dei
nostri giorni. Non si può definire un capolavoro letterario , ma la sua
freschezza, l’originalità dell’idea e la presenza degli scrittori da noi tanto
amati lo rendono sicuramente imperdibile
3 commenti:
Anche a me era piaciuto tanto... davvero, chi non vorrebbe avere una zia Ruma che le affidi una libreria così straordinaria?
Sai Francesca, ci pensavo...anche se non fosse una zia Ruma, ma un perfetto sconosciuto che mi regalasse una libreria così andrebbe bene ugualmente :-)))))))
hai ragione: conosciuto, sconosciuto, zia, nonno, ex... mi va bene chiunque :D !
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