venerdì 13 aprile 2012

Giovani dentro by HermioneGinny

More about Avalon high
AVALON HIGH di MEG CABOT

Vampiri, angeli... questa settimana ci dedicheremo ai miti del ciclo bretone!
 Ellie è appena arrivata ad Annapolis per l'anno sabbatico dei genitori, professori universitari che si occupano del Medioevo. Ha sedici anni e non è per nulla entusiasta di dover ricominciare la sua vita in un posto dove non conosce nessuno. Ma quando va a correre incontra un ragazzo che la affascina e a scuola scopre che è Will, l'amato campione di football. Peccato che Will stia con Jennifer, che a capo delle cheerleader. Ellie pensa di non avere nessuna chance, ma Will comincia ad andare a casa sua, per parlarle, perché anche se si conoscono da pochissimo sembrano conoscersi da sempre. E tutto, dai loro nomi a ciò che accade, sembra legarli al ciclo arturiano...

Molto divertente, mi ha fatto conoscere aspetti legati alle storie di Artù che non conoscevo. È avvincente ed emozionante, uno young adult adatto anche ai più grandi, magari digiuni del ciclo arturiano. Consigliatissimo!
E se qualcuno volesse approfondire, ecco una guida wikipediana: http://it.wikipedia.org/wiki/Materia_di_Britannia

Cinema:
La Disney ha prodotto un film per la televisione tratto da questo libro, è abbastanza carino anche se non proprio fedele, soprattutto alla fine.                                                             Qui il trailer: http://youtu.be/UtButa9k7HY

Dalle parole dell'autore:
*I ragazzi come Will non frequentano le ragazze come me. Non succede, punto. Era chiaro che Will mi aveva scambiato per un'altra - forse una che aveva conosciuto al campo estivo e per la quale si era preso una cotta quando aveva otto anni - e adesso che si era reso conto del suo errore, stava per andarsene. Perché è così che vanno le cose in un universo ordinato. Ma immagino che all'universo fosse venuta voglia di farsi un paio di capriole sul proprio asse, perché Will proseguì dicendo: "Una bella nuotata mi andrebbe proprio".
* "Casa?" ripetei, balzando in piedi. "Cosa ne sa lei di casa? Casa non è soltanto un posto. Sono le persone...le persone a cui tieni, e che tengono a te, o che lo farebbero, se tu non voltassi loro le spalle per volare a Tahiti perché credi in qualche stupida profezia. Io non so se questa storia della Luce e delle Tenebre è vera, signor Morton, ma di una cosa sono certa: se lei e questo cosiddetto Ordine foste davvero dalla parte di Will, non lo abbandonereste senza nemmeno tentare di aiutarlo. Lui non farebbe mai così. Non direbbe mai: "Oh, be', tanto è andata sempre così, perciò a che serve tentare di cambiare le cose. Ci ho già provato una volta e non ha funzionato, tanto il lato oscuro vince sempre." Mi si spezzò la voce, ma non ci badai e continuai a strillare. "Non è così che il vostro prezioso Artù è diventato famosa, sa? Lui non faceva le cose come la gente gli diceva di fare, solo perché erano sempre state fatte così- Se Will fosse veramente Artù - e non sto dicendo che lo sia, perché penso che tutta questa storia sia una colossale assurdità - crede che resterebbe lì impalato a dire: "Oh, be', questo non lo posso cambiare, perché nessuno lo ha mai fatto prima" e lascerebbe morire un amico? No che non lo farebbe. E sa una cosa, signor Morton? Nemmeno io." E senza dire un'altra parola, mi voltai e uscii dall'appartamento del signor Morton a testa alta e petto in fuori, neanche fossi stata io la regina, invece di Jennifer Gold.

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