APOCALYPSE VampIRUS di SCOTT
WESTERFELD
Come promesso la settimana scorsa, eccomi a parlarvi del
libro compagno dell'ultima puntata.
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All'inizio ero parecchio spaesata, mi aspettavo di leggere
di Cal e Lacey a ogni paragrafo (mentre compaiono solo a pagina 200!). Qui i
protagonisti sono un gruppo di teenagers che cercano di sopravvivere al virus e
all'adolescenza grazie alla musica. Molto intrigante, anche se forse non
all'altezza dell'altro.
Dalle parole dell'autore:
* Era piccoletto, come me, in effetti. Avete mai notato che
le persone piccole sono più carine? Come le bambole.
* Era vero, le prove di ieri erano state dolorose, ma era doloroso anche farsi un tatuaggio, o guardare un tramonto perfetto, o suonare finché non ti sanguinano le dita. A volte devi solo startene buono e accettare il dolore.
* Da piccola, una volta mi ero alzata a mezzanotte e avevo suonato ogni tasto dall'inizio alla fine del nostro pianoforte a mezza coda, spingendo con tale delicatezza che i martelletti non toccarono le corde, senza fare il minimo rumore fino alla fine. Quando riesci in una cosa del genere, puoi fare più o meno qualsiasi cosa senza svegliare gli adulti.
* Non ricordavo più perché mi era sembrato così importante essere infelice. Minerva aveva cambiato tutto.
* La libertà di Minerva aveva terrorizzato Pearl, ma io avevo visto fin troppi compagni di classe diplomarsi nelle cliniche psichiatriche, nelle case famiglia e in prigione, e sapevo che rinchiudere la gente era paranormale: contro il normale, non accanto. Le catene non curavano: strangolavano.
* Nessuna epoca è mai stata migliore di questa per una pandemia. Gli aerei trasportano la gente in giro per il pianeta in un solo giorno, e quotidianamente mezzo miliardo di persone vola. Le città sono molto più grandi e affollate che in qualsiasi altro momento della storia. L'ultima grande epidemia fu l'influenza spagnola, che comparve alla fine della prima guerra mondiale. (Le pandemia amano le guerre). Si diffuse sul globo più velocemente di qualsiasi altra malattia. Nel giro di un anno, erano infette un miliardo di persone, un terzo della popolazione mondiale. La sua diffusione fu così spaventosamente rapida che una città degli Stati Uniti impose il divieto delle strette di mano. E tutto questo fu prima che gli aeroplani potessero sorvolare gli oceani, prima che la maggior parte delle persone possedesse un'auto. Oggigiorno, una pandemia viaggerebbe molto, molto più velocemente. Le abbiamo tutte, adesso: città densamente popolate, trasporto istantaneo e guerre a volontà. Per i vermi sono moventi, mezzi e opportunità. Quando saremo agli ultimi giorni, arriveranno in fretta.
* Non c'era molto da fare a parte guadare alla TV il mondo che finiva.
* Nel corso della storia, i vampiri erano stati rari, ma ogni tot di secoli l'umanità ne aveva bisogno a centinaia. Quest'epidemia era il sistema immunitario della nostra specie che si metteva in moto e i pip si moltiplicavano come globuli bianchi nel nostro sangue, pronti a respingere un invasore. Naturalmente, come Cal amava specificare, i sistemi immunitari sono pericolosi: il lupus, l'artrite, persino l'asma sono tutti causati dalle nostre stesse difese. Le febbri dovevano essere controllate. Era lì che interveniva il Night Watch, per organizzare i pip e impedirgli di fare troppi danni. Come tua mamma che ti porta l'aspirina e le pasticche per il raffreddore e il brodo di pollo, però con le divise da ninja.
* Se il mondo non fosse guarito in fretta, la visione sarebbe potuta diventare troppo reale. Stavo per finire le pillole, l'ultima boccetta mi si agitava in tasca mezza vuota, ogni giorno più leggera. Rischiare la mia vita qui nella fredda periferia di Manhattan non era un gesto eroico. Soltanto logico. Ero una di quelle persone che per sopravvivere aveva bisogno della civiltà.
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* Era vero, le prove di ieri erano state dolorose, ma era doloroso anche farsi un tatuaggio, o guardare un tramonto perfetto, o suonare finché non ti sanguinano le dita. A volte devi solo startene buono e accettare il dolore.
* Da piccola, una volta mi ero alzata a mezzanotte e avevo suonato ogni tasto dall'inizio alla fine del nostro pianoforte a mezza coda, spingendo con tale delicatezza che i martelletti non toccarono le corde, senza fare il minimo rumore fino alla fine. Quando riesci in una cosa del genere, puoi fare più o meno qualsiasi cosa senza svegliare gli adulti.
* Non ricordavo più perché mi era sembrato così importante essere infelice. Minerva aveva cambiato tutto.
* La libertà di Minerva aveva terrorizzato Pearl, ma io avevo visto fin troppi compagni di classe diplomarsi nelle cliniche psichiatriche, nelle case famiglia e in prigione, e sapevo che rinchiudere la gente era paranormale: contro il normale, non accanto. Le catene non curavano: strangolavano.
* Nessuna epoca è mai stata migliore di questa per una pandemia. Gli aerei trasportano la gente in giro per il pianeta in un solo giorno, e quotidianamente mezzo miliardo di persone vola. Le città sono molto più grandi e affollate che in qualsiasi altro momento della storia. L'ultima grande epidemia fu l'influenza spagnola, che comparve alla fine della prima guerra mondiale. (Le pandemia amano le guerre). Si diffuse sul globo più velocemente di qualsiasi altra malattia. Nel giro di un anno, erano infette un miliardo di persone, un terzo della popolazione mondiale. La sua diffusione fu così spaventosamente rapida che una città degli Stati Uniti impose il divieto delle strette di mano. E tutto questo fu prima che gli aeroplani potessero sorvolare gli oceani, prima che la maggior parte delle persone possedesse un'auto. Oggigiorno, una pandemia viaggerebbe molto, molto più velocemente. Le abbiamo tutte, adesso: città densamente popolate, trasporto istantaneo e guerre a volontà. Per i vermi sono moventi, mezzi e opportunità. Quando saremo agli ultimi giorni, arriveranno in fretta.
* Non c'era molto da fare a parte guadare alla TV il mondo che finiva.
* Nel corso della storia, i vampiri erano stati rari, ma ogni tot di secoli l'umanità ne aveva bisogno a centinaia. Quest'epidemia era il sistema immunitario della nostra specie che si metteva in moto e i pip si moltiplicavano come globuli bianchi nel nostro sangue, pronti a respingere un invasore. Naturalmente, come Cal amava specificare, i sistemi immunitari sono pericolosi: il lupus, l'artrite, persino l'asma sono tutti causati dalle nostre stesse difese. Le febbri dovevano essere controllate. Era lì che interveniva il Night Watch, per organizzare i pip e impedirgli di fare troppi danni. Come tua mamma che ti porta l'aspirina e le pasticche per il raffreddore e il brodo di pollo, però con le divise da ninja.
* Se il mondo non fosse guarito in fretta, la visione sarebbe potuta diventare troppo reale. Stavo per finire le pillole, l'ultima boccetta mi si agitava in tasca mezza vuota, ogni giorno più leggera. Rischiare la mia vita qui nella fredda periferia di Manhattan non era un gesto eroico. Soltanto logico. Ero una di quelle persone che per sopravvivere aveva bisogno della civiltà.
2 commenti:
Trovo che sia una saga interessante, mi ispira!!
Il primo mi è piaciuto di più, questo, che è il libro compagno e non il seguito, un po' meno, appunto perché io mi aspettavo gli stessi protagonisti...
Ma Scott Westerfeld mi piace parecchio!
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