L’autrice finge che una fantomatica docente universitaria inglese (tale Mary I. Jess, che è poi l’anagramma di Syrie James) abbia riveduto e pubblicato un diario appartenuto a Jane Austen, diario nel quale la beniamina di milioni di lettori, avrebbe annotato i particolari della sua unica storia d’amore.
Naturalmente è tutta una finzione, ma quello che ne viene fuori è un piccolo capolavoro che ci fa immaginare con partecipazione gli eventi che accompagnarono la vita di Jane poco prima che la malattia la colpisse.
Il Signor Ashford è l’incarnazione di tutti i personaggi maschili della Austen, da Darcy a Willoughby, un concentrato di passione, intelligenza, fascino, codardia, tutto insieme.
Sono molto belle le scene in cui immaginiamo Jane all’opera nella stesura e ristesura dei propri romanzi, e quelle in cui il fratello Henry si dà da fare per far sì che i romanzi della sorella vengano pubblicati.
Molto coinvolgenti anche i momenti in cui amici e parenti fremono per conoscere il seguito delle storie.
La James ci restituisce l’immagine di una Jane forte, ma sognatrice, romantica ma anche solida, insomma un’immagine abbastanza realistica. E poi non manca qualche scena divertente, ad esempio quella nella quale incontriamo il Signor Morton, un uomo davvero “ridicolo” (come lo definisce nel testo la stessa Jane) che di certo sarebbe stato fonte di ispirazione per un successivo romanzo della Austen
Insomma una lettura gradevolissima e consigliata
0 commenti:
Posta un commento