Non starò qui a svelare il meccanismo di questo intricato thriller che affonda le sue radici molto, molto lontano nel tempo. Però bisogna aggiungere che dalla fine del 700 d. C. si passa alla seconda guerra mondiale fino alla creazione dell'Area 51 per approdare ai giorni nostri a New York, Los Angeles e Las Vegas.
Una serie di strane morti si succedono, apparentemente del tutto slegate tra loro per via delle differenti cause che le provocano, ma qualcosa le accomuna: ogni vittima ha ricevuto qualche giorno prima una cartolina sulla quale è disegnata una bara ed è indicato il giorno della sua morte, che, immancabilmente, si verifica nella data stabilita.
La polizia è del tutto disorientata e non riesce a disegnare il profilo di questo serial killer che agisce con un modus operandi del tutto singolare.
Le indagini passano quindi nella mani di Will Piper, un profiler con un passato brillante, ma un presente da quasi alcolista che attende gli ultimi mesi che lo separano dall'agognata pensione.
Affiancato dalla giovane Nancy, brillante e paziente, Will brancolerà nel buio fino a scoprire la sconcertante verità che si cela dietro quei delitti.
L'ho trovato molto ben costruito sebbene (forse volutamente) il lettore capisce da subito quello che sta accadendo. Man mano i tasselli vanno a posto e si disegna un quadro sempre più chiaro.
Bella l'idea che affibia all'Area 51 la custodia di un segreto ben diverso da quello che abbiamo sempre immaginato.
Si fa leggere rapidamente e, a parte la rapida evoluzione dei rapporti interpersonali dei protagonisti, è abbastanza credibile.
Lo consiglio come lettura estiva.Condividi
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